Adempimenti legali e fiscali degli affitti brevi

Adempimenti legali e fiscali degli affitti brevi

15/09/2025 3 min 782

Negli ultimi anni gli affitti brevi hanno assunto un ruolo sempre più rilevante nel mercato immobiliare italiano.

La diffusione di piattaforme online dedicate a locazioni turistiche e soggiorni di breve durata ha reso questa forma di ospitalità una valida alternativa sia per i viaggiatori, che per i proprietari di immobili interessati a trarre reddito dai propri beni. Tuttavia, per poter gestire correttamente un affitto breve, è necessario conoscere i principali adempimenti legali e fiscali previsti dalla normativa vigente.

Definizione di affitto breve

Con il termine “affitti brevi” si intendono i contratti di locazione di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni. Questa categoria include le locazioni stipulate da persone fisiche, al di fuori dell’attività d’impresa, per finalità turistiche o di semplice soggiorno temporaneo.

Registrazione del contratto

Poiché la durata non supera i 30 giorni, non è obbligatoria la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate, salvo che il contratto venga redatto per iscritto e se ne abbia specifico interesse. Nonostante ciò, è buona prassi predisporre un documento scritto che riporti chiaramente diritti e doveri delle parti.

Obblighi verso le autorità

Un aspetto centrale riguarda la comunicazione degli ospiti. Chi concede in locazione un immobile per periodi brevi è tenuto a registrare i dati degli alloggiati e trasmetterli alla Questura tramite il portale Alloggiati Web, in conformità con le disposizioni di pubblica sicurezza. Inoltre, molte regioni e comuni richiedono l’iscrizione in appositi elenchi e la comunicazione periodica delle presenze turistiche, anche ai fini del calcolo dell’imposta di soggiorno.

Aspetti fiscali

Dal punto di vista tributario, i redditi derivanti dagli affitti brevi devono essere dichiarati dal proprietario. È possibile scegliere tra due modalità di tassazione:

  • Regime ordinario IRPEF: il reddito viene sommato agli altri redditi del contribuente e tassato secondo gli scaglioni progressivi.
  • Cedolare secca: un’imposta sostitutiva con aliquota del 21% (o ridotta al 10% in alcuni casi specifici), che sostituisce IRPEF, addizionali e imposta di registro.

Quando le locazioni vengono gestite tramite portali telematici, questi possono agire come sostituti d’imposta, applicando una ritenuta sui canoni versati agli host.

Normativa locale

Oltre alla normativa nazionale, occorre considerare eventuali regolamentazioni locali. Molti comuni hanno introdotto regole aggiuntive per la gestione degli affitti brevi, come limiti al numero di giorni affittabili o obblighi di segnalazione per finalità turistiche.

Gli affitti brevi rappresentano un’opportunità interessante, ma richiedono attenzione dal punto di vista normativo. Conoscere e rispettare gli obblighi legali e fiscali consente di operare in modo trasparente e conforme alle regole, evitando sanzioni e contribuendo a una gestione più ordinata del settore.